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Progetto didattico del CdL in Matematica

Majorana e i Ragazzi di via Panisperna


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Francesca Mazzola

E’ molto difficile dare un’idea dell’importanza di Ettore Majorana (1906-1938) nella storia della fisica moderna, egli resiste ai criteri di valutazione più diffusi ai giorni nostri, basati sul numero dei lavori pubblicati su riviste internazionali e sul numero delle citazioni in lavori altrui di argomento affine.
Le testimonianze di chi lo conobbe sono concordi nel ritenerlo un genio, senza alcuna esitazione; ma dicono pure che fosse assai restio a pubblicare e che i pochi (appena nove) lavori pubblicati fossero di lettura difficilissima per i fisici suoi contemporanei.
Era un uomo acuto nell’osservare e valutare il mondo circostante in tutti i suoi aspetti, ma restio a partecipare, a mettersi in mostra, a esibire la propria genialità della quale tuttavia era consapevole.
Membro dei così detti Ragazzi di via Panisperna: un gruppo di fisici, quasi tutti giovanissimi, che presso il Regio istituto di fisica dell'Università di Roma allora ubicato in via Panisperna, collaborarono con Enrico Fermi alla scoperta, nel 1934, delle proprietà dei neutroni lenti: scoperta che dette l'avvio alla realizzazione del primo reattore nucleare e della bomba atomica, e forse unica causa della sua improvvisa scomparsa avvolta nel mistero.
Insomma, un personaggio assai fuori dal comune.


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