di Francesca Malaguti
Sin dai tempi più antichi esiste una proporzione "divina", utilizzata per ottenere una dimensione armonica delle cose, la sezione aurea, che corrisponde al rapporto tra una grandezza maggiore e una minore, delle quali la maggiore è media proporzionale tra la minore e la somma delle due grandezze. Tale rapporto è un numero irrazionale che approssimato alla sesta cifra decimale è 1,618033 (numero d'oro). L'aggettivo divina si giustifica perché questo rapporto ha diversi caratteri che appartengono alla divinità: è unica nel suo genere, è trina perché considera tre termini, è indefinibile in quanto è irrazionale, ed è invariabile. Per dare un esempio, la piramide egizia di Cheope ha una base di 230 m ed una altezza di 145 m, il rapporto base/altezza corrisponde a 1,58 molto vicino alla sezione aurea. Leonardo da Vinci, Piero della Francesca, Sandro Botticelli, ricorrevano spesso alla divina proporzione, considerata quasi la chiave mistica dell'armonia nelle arti e nelle scienze. Un largo contributo alla conoscenza ed alla divulgazione di questa proporzione è stato dato dal matematico Luca Pacioli (1450 c. - 1517) con la pubblicazione del libro Divina Proportione nel 1509, testo illustrato con disegni di Leonardo Da Vinci.