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Progetto didattico del CdL in Matematica

Kepler e i fiocchi di neve


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La simmetria esagonale che contraddistingue ogni fiocco di neve è stata riconosciuta in epoche relativamente recenti, proprio da Johannes Kepler (1571 – 1630), il quale esaminò questa loro proprietà nell’opera del 1611, scritta in latino, intitolata Strena Seu De Nive Sexangula. Pubblicato a Francoforte il saggio di Kepler diede una svolta significativa allo studio dei fiocchi di neve; tutte le opere ad essa precedenti, infatti, si proponevano solamente di descrivere e classificare in varie categorie i cristalli di neve. Tassellazioni piane e riempimenti di spazi cubici ed esagonali vengono esaminati da Kepler, all’interno dell’opera, proprio per comprendere la causa della forma a sei punte dei fiocchi di neve. Per far ciò egli prenderà spunto dal mondo naturale che lo circonda ed andrà a fare delle considerazioni, per esempio, sulla struttura dei nidi d’ape o degli alveoli dei melograni. Tuttavia, dopo aver attentamente esaminato una serie di ragioni per giustificare la forma esagonale dei fiocchi di neve Kepler ne rimarrà totalmente insoddisfatto e ricorrerà ad un artifizio mistico per spiegare la simmetria esagonale dei fiocchi di neve: la facultas formatrix. Capacità formativa o facultas formatrix, per Kepler era una sorta di spirito universale inanimato,che pervade e dà forma agli oggetti circostanti.

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