un contenitore di plastica oblungo con una base tondeggiante (che può simulare una “bambola”),
facile da aprire e chiudere un po’ di mastice o altro oggetto pesante da usare come zavorra.
Esecuzione: Aprire il contenitore, fissare la zavorra alla sua base e richiuderlo.
Se si inclina la “bambola” con la zavorra nella base, essa non cadrà, ma, quando la si lascia andare, tornerà alla posizione verticale, dopo aver oscillato per un po’. Se la si inclina quando è vuota, si rovescerà e rimarrà distesa sul lato più lungo. La stessa cosa accadrebbe alla bambola con la zavorra, se le si mettesse sopra una “testa” pesante!
Analizziamo la fisica per spiegare questo fenomeno.
Il peso W è diretto verso il basso ed
è bilanciato dalla reazione R diretta verso l’alto del piano di supporto.
Possiamo immaginare il peso concentrato in un punto b chiamato baricentro |
Quando incliniamo la “bambola”con la zavorra nella sua base, la forza di gravità tende a riportarla in
posizione verticale perché questa è la “posizione stabile” rispetto al punto di supporto
a, la base d’ appoggio.
La bambola oscilla finché raggiunge la posizione di equilibrio.
Questo esperimento intende mettere in evidenza che un corpo rigido può essere sempre immaginato come un insieme di volumetti, ognuno con un proprio peso, che occupano posizioni fisse gli uni rispetto agli altri. La somma vettoriale di tutti questi pesi parziali fornisce il peso del corpo.
Allora possiamo giungere alla seguente definizione:
il centro di gravità o baricentro del corpo rigido è
il punto di applicazione della forza–peso del corpo,
cioè il centro delle numerose forze parallele e concordi relative ai pesi dei volumetti
in cui immaginiamo di scomporre il corpo rigido. |