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  La chimica dell'acquario  


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Riconoscimento dei pigmenti nelle foglie verdi

 

Esperimento
 

Scopo: Mostrare la tecnica cromatografica (da croma = colore e grafia = disegno) che permette di separare i vari componenti di una miscela a seconda della loro solubilità e peso specifico e  interpretare il disegno ottenuto, il cromatogramma. In questa esperienza vengono separati i pigmenti vegetali estratti da foglie verdi

 Materiale occorrente

  • foglie di spinaci

  • un mortaio con pestello;

  • un contagocce;

  • acetone (in alternativa, benzina o etere di petrolio);

  • un imbuto;

  • carta da filtro;

  • un becher;

  • una provetta;

  • un cilindretto di vetro.

 Procedimento

Macinare o ridurre a pezzi piccoli le foglie nel mortaio; metterle in un becher e versare sopra l'acetone fino a coprirle. Aspettare che l'acetone agisca per almeno 15 minuti, mescolando di tanto in tanto. Filtrare raccogliendo la soluzione in una provetta. Ritagliare una striscia di carta da filtro larga circa 2 cm e lunga 15 cm. Prendete alcune gocce con un contagocce e a 2 cm da un'estremità far cadere sulla striscia alcune gocce di soluzione, sempre sullo stesso punto, avendo cura di aspettare ogni volta che la goccia precedente sia stata assorbita completamente dalla carta. Versare nella seconda provetta un po' di acetone e sospendere la striscia, mediante un gancetto, all'interno di questa provetta in modo che l'estremità di carta dove abbiamo versato le gocce possa pescare per qualche mm nell'acetone senza che questo arrivi a toccare la macchia. Aspettate 15-20 minuti poi osservate la carta.

 Guida all'osservazione

- Qual è il colore della soluzione filtrata?

- Come si comporta la macchia formata dalle gocce sulla carta?

- Di quale colore è il centro della macchia e gli aloni intorno?

- Come si comporta l’acetone in cui è immersa la striscia?

- Cosa osservi dopo che tutto l’acetone ha bagnato la carta?

 Conclusioni

La soluzione è verde per la presenza delle clorofille. La macchia, che rimane sulla carta da filtro anche dopo che l'acetone è completamente evaporato, presenta diverse colorazioni dovute alla presenza in soluzione di vari pigmenti:

  • la clorofilla b da il colore verde scuro al centro della macchia

  • la clorofilla a da la colorazione verde chiaro;

  • le xantofille danno la colorazione gialla;

  • i carotenoidi danno il colore giallo-arancio.

 Questi pigmenti sono contemporaneamente presenti nella foglia verde ma è il colore verde dovuto alle clorofille, che maschera i colori degli altri pigmenti che rimangono, per così dire, "nascosti".

L'acetone fa espandere la macchia penetrando per capillarità all'interno della carta e risale verso l’alto. Una volta arrivato alla macchia, scioglie le sostanze che la costituivano e abbandona dapprima i pigmenti più pesanti e meno solubili {clorofilla b e a) e successivamente quelli più leggeri e solubili (le xantofille e i carotenoidi), che, infatti, troviamo più lontani dal centro della macchia.

L'acetone, quindi, separa i vari pigmenti grazie alla loro differente solubilità e peso specifico.