Nel corso del triennio le modalità di approccio alla classe e di lavoro si sono modificate adeguandosi ai livelli di comprensione della lingua e alle problematiche connesse alla interazione fra gli studenti.

Il Consiglio di classe ha subìto diverse modifiche durante questi anni e l’altra insegnante stabile, oltre a chi scrive, è stata quella di Lettere. Insieme abbiamo condiviso una direzione educativa, sottesa al metodo di insegnamento

• Trasformare questa iniziale situazione di disagio per genitori, alunni e docenti in una opportunità di crescita per tutti.

• Riconoscere le diverse competenze presenti nella classe e progettare proposte di lavoro per avvalersene

• Evitare valutazioni affrettate degli apprendimenti e concedere più tempo anche alla valutazione dell’efficacia degli interventi

• Favorire la collaborazione e la socializzazione attraverso percorsi disciplinari aperti alla riflessione, in un’ottica interdisciplinare e multiculturale, che aiutassero a far crescere i ragazzi in un clima di reciproco rispetto

• Accogliere senza censure i pregiudizi e gli stereotipi, condividere i disagi, problematizzare le esperienze e le convinzioni, maturando così un senso di appartenenza.

Ho affiancato, insieme ad altri colleghi, l’insegnante di Lettere nei numerosi circle-time che si sono resi necessari nel triennio. I ragazzi hanno avuto modo di esprimere senza timore i pensieri, riconoscere le emozioni, ascoltare le ragioni altrui e prospettare  insieme soluzioni ai conflitti limitando così l’imposizione di regole.

Superfluo sottolineare l’importanza che il Consiglio di classe ha sempre dato all’alfabetizzazione, alla comprensione cioè della lingua italiana, scritta e orale, scegliendo diverse strategie, compreso lo studio dell’italiano come seconda lingua straniera.