Questo riassunto dei risultati degli esperimenti ci permette un momento di riflessione, non tanto per determinare se sono stati raggiunti gli obiettivi accademici o per collaudare la qualità del lavoro (parola chiave: studio TIMMS ), ma piuttosto per rivedere, nella discussione in classe, i processi del lavoro e di conseguenza i processi di apprendimento ottenuti in ogni esperimento.
Con le schede i gruppi possono controllare il valore delle informazioni ottenute durante gli esperimenti, mentre lavorano sui testi da completare. In seguito, durante la discussione generale, vengono poste le seguenti domande, per cui si cercano le risposte:
o Dove sono sorte le difficoltà maggiori?
o Le consegne e le informazioni sono state comprensibili?
o Si sono potuti raggiungere accordi per quanto riguarda le procedure da usare durante il lavoro di gruppo?
o Quali problemi si sono manifestati durante l’esecuzione degli esperimenti?
o Come sono state risolte le varie difficoltà all’interno del gruppo?
Il momento della riflessione offre agli alunni, da una lato, la possibilità di raccontare agli altri i vari modi di apprendimento e, dall’altro, la condivisione delle strategie migliori per raggiungere l’apprendimento. Inoltre, l’insegnante ha la possibilità di dare un feedback agli alunni riguardanti le osservazioni fatte durante gli esperimenti, di correggere e rafforzare i comportamenti sociali e di apprendimento positivi. La riflessione non deve essere, perciò, una ricerca di lacune nelle conoscenze o un elenco di errori, ma piuttosto un’occasione per far vedere agli alunni i progressi fatti allo scopo di motivarli ad investire ulteriori energie per aumentare l’apprendimento.
Di conseguenza, con la parte seconda di questo percorso, il giallo, gli alunni hanno la possibilità di mettere in pratica, nella risoluzione del crimine, quello che hanno già imparato.
Letteratura utile :
Erwin Beck, Titus Guldimann, Michael Zutavern (eds.):
Eigenständig Lernen. UVK Fachverlag für Wissenschaft und Studium, 1996. ISBN 3-908701-01-5
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