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La questione del fusionismo mette in evidenza gli
stretti legami tra gli indirizzi della didattica della matematica e gli
sviluppi della ricerca, da sempre esistiti, ma particolarmente evidenti
sui fondamenti. Infatti, a prescindere da considerazioni di tipo
didattico, la ragione che realmente guidava il movimento era di tipo
epistemologico: rendere più semplice e rigorosa l’esposizione della
geometria elementare. L’obiettivo era di rendere esplicito il legame
delle diverse teorie della geometria dagli assiomi dal quale dipendono;
il fusionismo permetteva di soddisfare questa esigenza di rigore
generale che veniva avvertiva con forza nella ricerca sui fondamenti in
quel periodo. Inoltre vi era un tentativo di attualizzare
l’insegnamento secondario attraverso l’introduzione di nuovi concetti e
risultati della ricerca geometrica recente. Al tempo il fusionismo
poteva trovare sostegno in alcuni indirizzi pedagogici, secondo i quali
una dimostrazione che attinge a concetti estranei, anche se elegante,
non può essere considerata un bene dal punto di vista didattico.
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