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L’attività didattica proposta
consiste in un momento di approfondimento e riflessione su alcune
tematiche di geometria piana e solida, con il fine di mettere in
risalto le potenzialità del fusionismo, in particolare utilizzando
considerazioni stereometriche in dimostrazioni di proposizioni di
geometria piana.
Il testo di riferimento per lo sviluppo del percorso didattico è una
fonte storica originale, gli Elementi di Geometria di Lazzeri e
Bassani, nella sua seconda edizione del 1898. L’opera è disponibile
integralmente in versione digitale: http://mathematica.sns.it/opere/169/.
L’attività didattica proposta riguarda la Teoria degli assi radicali,
la cui trattazione fusionista è particolarmente efficace. Questo tema
risulta essere inoltre rappresentativo delle argomentazioni a sostegno
del fusionismo, con riferimento particolare alla possibilità di
trattare simultaneamente argomenti di geometria piana e solida, e alla
possibilità di semplificare le dimostrazioni di alcuni teoremi di
geometria piana mediante considerazioni stereometriche. Per affrontare
la tematica esposta si fa particolare riferimento al Libro III
dell’opera originale: Capitolo III, Sistemi di circoli e sfere.
DESTINATARI E OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
L’attività didattica è pensata per studenti del secondo biennio di
liceo di ogni indirizzo.
Nelle Indicazioni Nazionali del 2010 di tutti gli
indirizzi liceali troviamo fra gli Obiettivi Specifici di Apprendimento
del secondo biennio, nel nucleo Geometria, la voce seguente:
«Affronterà l’estensione allo spazio di alcuni temi e di alcune
tecniche della geometria piana, anche al fine di sviluppare
l’intuizione geometrica. In particolare, studierà le posizioni
reciproche di rette e piani nello spazio, il parallelismo e la
perpendicolarità». Inoltre l’uso di fonti originali, contestualizzate
da un punto di vista storico dal docente, è nuovamente in linea con
tale documento. Le Indicazioni Nazionali, infatti, mettono in evidenza
l’importanza di far acquisire agli studenti «una visione
storico-critica dei rapporti tra le tematiche principali del pensiero
matematico e il contesto filosofico, scientifico e tecnologico». Si
insiste inoltre sulla possibilità di creare «collegamenti e confronti
concettuali e di metodo con altre discipline come la fisica, le scienze
naturali, la filosofia e la storia», attivando anche percorsi
interdisciplinari.
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