ProbleMATEMATICAmente - Ottobre 2001


Il problema di ottobre era:

Dimostra che l'equazione

ha soluzione con x, y e z numeri naturali, per ogni esponente n naturale.


Sono arrivate otto risposte:

  1. Sandro Campigotto, appassionato di matematica
  2. Francesco Caracciolo, 3superiore
  3. Giampiero Caruso, 4A, LS Boggio Lera, Catania
  4. Jacopo D'Aurizio, 4A, LS Mattioli, Vasto
  5. Maurizio Melchiorre, appassionato di matematica
  6. Enrico Tombetti, 4C, LS Leonardo da Vinci, Gallarate (VA)
  7. Daniele Urzì, 4B, LS Galilei, Catania
  8. Marco Zaro, 3A, LS Leonardo da Vinci, Gallarate (VA).

     

Bentornati e benvenuti!

Inanzitutto preghiamo, in futuro, tutti i partecipanti di preparare con cura la risposta e di mandarci un unico mail quando siete sicuri della vostra soluzione.

Notiamo, di passaggio, che non avendo escluso esplicitamente la possibilità di avere x, y, z null, sono possibili molte soluzioni banali: per esempio (0, 0, 0).

Dalle soluzioni arrivate, si possono evidenziare tre approcci diversi al problema

Approccio 1: Caracciolo, Melchiorre e Campigotto costruiscono esplicitamente le soluzioni separatamente per il caso pari (Caracciolo) e dispari  (Campigotto).

Approccio 2: Urzì, Zaro e Tombetti generalizzano il caso pari dell'Approccio 1 e risolvono entrambi i casi, presentando, a partire da un'unica terna pitagorica, una soluzione per ciascun naturale n.

Approccio 3: D'Aurizio riconduce la soluzione del problema dato a quella del problema con esponente n-2.

Sfruttando questa stessa idea, era anche possibile provare il problema per induzione separatamente sui numeri pari e dispari:

per provare che l'equazione

ha sempre soluzione, il ragionamento per induzione è il seguente. La base dell'induzione è data dall'esistenza di tutte le terne pitagoriche che risolvono l'equazione con n=1.

Supponiamo allora che, per ipotesi induttiva, la soluzione esista per n=k, allora, per n=k+1, si ha

Allora, se (a, b, c) è una soluzione per n=k, (ac, bc, c) risolve quest'ultima equazione.

Per il caso dispari

Il ragionamento è analogo. Di fatti, la base dell'induzione, n=0, è ovviamente soddisfatta e la dimostrazione induttiva è la stessa che nel caso pari, si ha cioè che se (a, b, c) è una soluzione per n=k, (ac, bc, c) risolve l'equazione con n=k+1.

 

Una soluzione radicalmente diversa si ha sfruttando i numeri complessi:

sia z = a + ib, con a e b interi. Allora risulta

Scriviamo ora

Naturalmente, x e y sono interi perché a e b lo sono. Quindi si ha