La cartografia di Tolomeo
Tolomeo visse
fra il 90 e il 170 d.C.. Fu indubbiamente il più grande astronomo,
geografo e cartografo della Grecia antica. In campo cartografico tre sono
le sue opere principali: l’ Analemma,
il Planisphaerium e la
Geografia.
I metodi geografici di Tolomeo erano migliori in teoria che in pratica:
infatti in monografie separate, pervenuteci attraverso traduzioni latine
dall’arabo, Tolomeo descriveva i suoi due tipi di proiezioni
cartografiche.
Nella sua prima proiezione i meridiani sono proiettati come raggi
che si incontrano in un punto H (non il polo di Nord), i paralleli di
latitudine come archi circolari concentrici con H come centro. Le distanze
sono preservate lungo i meridiani e lungo il parallelo di Rodi, ed si
conserva il rapporto fra le distanze lungo il parallelo a 63° e quelle
lungo il parallelo dell’equatore.
Queste condizioni
determinano completamente la proiezione. Tolomeo cambiava invece
proiezione a sud dell'equatore dividendo il parallelo MZN come se si
trovasse a 16;25° nord, evitando così distorsioni a spese della
coerenza matematica.
La seconda proiezione punta a migliorare la
rappresentazione per dare maggiormente l’idea di un globo. I
paralleli di latitudine sono di nuovo costruiti come archi
circolari, ma ora le distanze si conservano lungo tre paralleli: 63°
nord, 23;50° nord, e 16;25° sud. I meridiani sono costruiti
disegnando archi circolari attraverso i punti individuati su questi
tre paralleli che si trovano alla stessa distanza angolare dal
meridiano centrale, meridiano che è proiettato come una linea
diritta lungo la quale sono preservate distanze.
La
prima proiezione è (a parte la modifica a sud dell'equatore) una
vera proiezione conica; la seconda, per l'intervallo coperto dalla
mappa, è una buona approssimazione della proiezione conica che venne
sviluppata più tardi a partire da questa (la proiezione di Bonne che
preserva le distanze lungo tutti i paralleli). Con ciò Tolomeo fece
un grande passo in avanti nella scienza della cartografia, ma non
ebbe degni successori per quasi 1400 anni.
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Prima
proiezione
Seconda
proiezione
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Mappa del mondo di
Tolomeo
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Il contenuto della
Geografia è piuttosto impreciso ma ciò non ci sorprende.
Solamente l'Impero Romano era allora ben conosciuto e l'idea di
Tolomeo di quanto stesse al di fuori, per esempio l'Africa
meridionale o l’India, è grossolanamente sbagliata. Anche nei
confini dell'Impero ci sono alcune distorsioni. Questo era
inevitabile infatti, anche se la latitudine di un luogo si poteva
calcolare abbastanza accuratamente grazie ad osservazioni
astronomiche, un numero molto esiguo di tali osservazioni erano
state fatte. Dice Tolomeo (I,4) che tra i suoi predecessori
solamente Ipparco aveva dato le latitudini di alcune città. Le
differenze longitudinali avrebbero potuto essere determinate con
osservazioni simultanee di un'eclisse in due luoghi diversi, ma di
nuovo non esisteva pressoché nulla di tali osservazioni.
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Tolomeo sembra fosse stato a conoscenza
di un solo dato, quello che fa riferimento all’eclisse lunare del 20
settembre 331 a.C. , osservata da Arbela in Assiria e da Cartagine.
Sfortunatamente un errore nell'osservazione da Arbela condusse
Tolomeo a presumere una differenza di tempo di quasi tre ore tra i
due luoghi invece di due; questo errore fu probabilmente uno dei
fattori di maggior rilievo a causare la distorsione più evidente
delle sue carte, la lunghezza eccessiva del Mediterraneo.
In assenza di qualcosa che
assomigliasse alle moderne tecniche di rilevamento, Tolomeo, come i
suoi predecessori, doveva contare su "itineraries" dedotti dalle
pietre miliari poste lungo le strade principali e sui resoconti di
commercianti e soldati. Utilizzava le
informazioni contenute nei rapporti dei viaggiatori, come "dopo una
corsa di dieci giorni verso Nord abbiamo raggiunto...", per
calcolare le distanze. Doveva quindi valutare le asperità del
terreno, la traiettoria dell’itinerario intrapreso dai viaggiatori e
molti altri aspetti.
Nonostante le
imprecisioni nelle lunghezze e nelle direzioni, per quanto visto
inevitabili, la Geografia viene considerata un’opera
importante sia dal punto di vista storico che scientifico. La cartografia di Tolomeo rappresentò un
avanzamento considerevole rispetto alla precedente e molti secoli
avrebbero dovuto passare prima che mappe del mondo più esatte
fossero disegnate.
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