Dimensioni della Terra e misura di Eratostene
Il primo ad aver misurato la circonferenza terrestre fu Eratostene (276 - 194 a.C) ma la sfericità della Terra era già tra le convinzioni dei matematici greci come pure la grande distanza che la separa dagli altri corpi celesti. Eratostene basò i suoi calcoli sui seguenti dati: - la distanza fra Alessandria e Siene (oggi Assuan), due città sullo stesso meridiano; - la differente altezza raggiunta dal Sole a mezzogiorno del solstizio nelle due città: mentre su Siene, prossima al Tropico, il Sole arriva allo zenit (i raggi sono perpendicolari al suolo, formando un angolo di 90°), su Alessandria esso è più basso di circa 7° (altezza di 83° sull'orizzonte).
In realtà il risultato di Posidonio è dovuto alla compensazione di due errori: con i dati in suo possesso avrebbe dovuto trovare una circonferenza di 180.000 stadi. Gli Arabi ci riprovarono nel sec. VII d. C. , quando il mondo cristiano pensava ancora a una Terra piatta, e misurarono un meridiano pari a poco più di 43.000 km. Nel 1617 l'olandese Willebrord Snell (1580 –1626) pubblicò un’opera base della geodesia nella quale propose una sua misura della Terra basata sul metodo di triangolazione. Ottenne un valore per la circonferenza terrestre di 38.600 km. Successivamente studiò anche la curva detta lossodromia, ossia il cammino sulla Terra che forma angolo costante con i meridiani.
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