Matematica e Riforma Gentile
 
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PRESENTAZIONE

La Riforma Gentile, insieme alla Legge Casati del 1859, costituisce il più importante intervento sulla scuola in Italia. In questo ambito la riforma Gentile sarà presentata in particolare nei suoi riflessi nell’insegnamento della matematica per le scuole secondarie.
Si raccomanda di iniziare la consultazione a partire dall'Indice. Il quadro politico della riforma è rappresentato dalla legge sui pieni poteri che consenti al primo governo Mussolini di varare, senza controllo del Parlamento, l’insieme dei decreti che caratterizzano la riforma della scuola del ministro della Pubblica Istruzione Giovanni Gentile. La più autorevole ed efficace reazione alla legge dei pieni poteri fu quella del deputato socialista Giacomo Matteotti.
Della riforma Gentile si forniscono i testi dei principali decreti che hanno riformato l’insegnamento della matematica. Si esaminano poi le posizioni dei matematici riguardo alla riforma, evidenziando le differenze tra le reazioni di Vito Volterra e Guido Castelnuovo da una parte, di Federigo Enriques e della Mathesis dall’altra, e il riscontro di esse nella corrispondenza privata di Gentile. Segue una presentazione dei più rilevanti libri di testo per la matematica composti per i nuovi programmi o ad essi adattati.
Infine un’Appendice di varie parti è dedicata, con documenti dell’epoca, a presentare le figure dei ministri della Pubblica Istruzione, il curriculum scientifico di Francesco Severi e alcune sue idee sulla didattica della matematica. Egli tentò di diventare la personalità di riferimento del regime, anche per quanto riguardava l’insegnamento della matematica subentrando in questo ruolo a Enriques, ed in buona misura ci riuscì.

Luigi Pepe*

*I materiali sono tratti da "La riforma Gentile e l'insegnamento della matematica". Tesi di laurea triennale in matematica di Elisa Patergnani, relatore Luigi Pepe, Anno Accademico 2005-2006.