ProbleMATEMATICAmente - Novembre 2001
Soluzione proposta da: Giampiero Caruso, 4A, LS Boggio Lera, Catania
RETTE INCIDENTI
AO=AK+KO; essendo KO=PH (PKOH è un rettangolo) e AK=PK (il triangolo AKP è isoscele poiché rettangolo e perché l’angolo PAK=45°) sia ha che PH+PK=AO.
Ponendo AO=1 possiamo affermare che il perimetro di tale quadrato è il luogo dei punti P tali che la somma delle distanze di P dalle due rette sia uguale a 1, affinché possa essere anche minore di 1 i punti P devono essere pure interni al quadrato.
Più in generale possiamo descrivere tale luogo, per quanto riguarda rette incidenti generiche, con la seguente costruzione:
Tracciamo la retta r’ parallela ad r (fig.7) la cui distanza da quest’ultima sia uguale a 1 (AC=1). Stabiliamo arbitrariamente la distanza BC (con 0<BC<1) che P deve avere dalla retta r e costruiamo la retta t parallela ad r e passante per B.
Affinché BC+PK=1 dobbiamo porre PK=AB=HP, essendo AB+BC=AC=1. Affinché PK=HP il punto P deve appartenere alla bisettrice (luogo dei punti equidistanti da due rette: r’ ed s) dell’angolo HVK.
Notiamo quindi che qualunque sia la distanza BC che P ha dalla retta r, il punto P giace sulla bisettrice dell’angolo HVK.
Estendendo questo tipo di costruzione anche alla retta s e considerando che ciascuna delle rette r ed s ha due possibili rette parallele la cui distanza è 1, possiamo definire il luogo dei punti P tali che la somma delle distanze di P dalle due rette sia minore o uguale a 1 come l’insieme dei punti interni al rettangolo i cui vertici sono ottenuti dall’intersezione delle rette r ed s rispettivamente con le rette parallele ad s ed r la cui distanza da quest’ultime sia uguale a 1.