Nel commento al primo libro della Geografia di Tolomeo, Werner spiega i concetti di base della geografia sferica e poi passa alla misurazione dei gradi sulla sfera. Il metodo di Werner è interessante in quanto permetteva di calcolare simultaneamente longitudine e latitudine di un posto. Inizialmente era possibile trovare la posizione di due luoghi attraverso una serie combinata di osservazioni. Per la determinazione della latitudine era necessario semplicemente osservare il moto di una stella circumpolare che non fosse il Sole. Nel quarto capitolo si occupa della determinazione della differenza di longitudine fra due posti che può essere ottenuta con l’osservazione simultanea di un’eclissi lunare. Un altro metodo è basato sul calcolo della distanza dalla Luna di una stella zodiacale, vista da entrambi i luoghi. Ciò richiedeva soltanto la determinazione delle distanze angolari e una conoscenza precisa del moto della Luna. Questo metodo rimpiazzò presto i precedenti e venne usato per il calcolo della longitudine in astronomia nautica. Werner effettuò anche uno studio delle proiezioni cartografiche e il suo lavoro influenzò fortemente Gerardo Mercatore. La collezione del 1514 conteneva anche la descrizione di uno strumento da lui inventato, il "meteoroscopo",, utile nella risoluzione dei problemi sferici di astronomia. Consisteva in un disco di metallo diviso in quadranti con un cursore. Il primo e quarto quadrante contenevano una proiezione stereografica dei cerchi di latitudine e longitudine, mentre il secondo e terzo quadrante avevano due tipi diversi di divisione del seno. Il meteoroscopo non era stato costruito con propositi di osservazione ma per rimpiazzare il maggior numero possibile di tavole matematiche. I trattati di Werner sulle meridiane e su altri problemi astronomici e geografici risolvibili con i metodi della trigonometria sferica, sono andati perduti inoltre non è noto se Werner avesse disegnato una mappa terrestre.