Il fratello Mauro nel 1457 venne incaricato dal re del Portogallo di produrre una nuova carta del mondo che contenesse particolari delle nuove terre scoperte dagli esploratori portoghesi. Fu per questo che le mappe tracciate da questi esploratori vennero a lui trasmesse. La produzione di una carta che non seguisse l’esempio di Tolomeo preoccupava chiaramente Mauro, tanto che scrisse:

‹‹Non penso di far torto a Tolomeo se non seguo la sua "Cosmografia", perché, osservare i suoi meridiani o paralleli o gradi e prendere come base la sua localizzazione delle parti conosciute della circonferenza, comporterebbe l’omissione di molte località non accennate da Tolomeo. In particolare è nella latitudine, che va da sud a nord, che a lui risulta molta "terra incognita", dal momento che in quel tempo la conoscenza della superficie terrestre era molto limitata.››

Il fratello Mauro aggiunse le nuove scoperte alle sue carte ma non apportò miglioramenti alla scienza della cartografia. Malgrado 1300 anni fossero trascorsi dal tempo di Tolomeo, Mauro non era ancora in grado di dare una buona approssimazione per la circonferenza della Terra. Scrisse:

‹‹Ho trovato varie opinioni per quanto riguarda questa circonferenza, ma non mi è stato possibile verificarle... non hanno molto valore poiché non sono state testate. ››