Gemma Frisius produsse una sua versione della Cosmographia di Apiano alcuni anni dopo l'edizione originale. Questa versione divenne uno dei testi più popolari del tempo e fu tradotta in tutte le principali lingue europee. Nel 1530 pubblicò Sui principi di astronomia e cosmografia, con istruzioni per l'uso dei mappamondi e informazioni sul mondo, sulle isole e su altri luoghi recentemente scoperti, opera che diede un contributo importante alla cartografia. Fu tradotta anch’essa in molte lingue e ristampata numerose volte. Nel 1533 Gemma Frisius pubblicò, in aggiunta al suo Cosmographicus liber Petri Apiani matematici…, un capitolo intitolato Libellus de locurum describendorum ratione che descriveva la teoria della mappatura trigonometrica ed in particolare conteneva la prima proposta all’uso della triangolazione.

Vent’anni dopo, nell’edizione del 1553 del De principiis astronomiae, aggiunse un capitolo intitolato De novo modo investigandi latitudinem regionis absq. meridiani vel loci solis cognitione, nel quale fu il primo a suggerire esplicitamente l’uso degli orologi per la misurazione di longitudine determinando la differenza tra ora locale ed assoluta. Questo metodo non poté trovare applicazione per la mancanza di strumenti precisi, tuttavia il merito di aver avuto per primo tale idea resta accreditato a Gemma Frisius. Egli propose non soltanto un metodo teorico efficiente per le misurazioni che erano necessarie a produrre carte corrette, ma inoltre costruì gli strumenti con cui compiere tali misurazioni e pubblicò mappe esatte grazie all’uso dei dati così raccolti.