Possibili letture.

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"L'ultimo teorema di Fermat" di Simon Singh (Rizzoli).

Questo libro ripercorre la storia della congettura di Fermat e soprattutto racconta la vicenda di Wiles, gli anni bui del lavoro silenzioso, la sua grande gioia quando presenta la sua prima dimostrazione, la sua grande delusione quando viene scoperto l'errore e quando tutto sembra perso, la sua ostinazione e la sua lucidità in questo terribile momento, e, infine, la soddisfazione finale. Questo libro che dal punto di vista della matematica è ben lungi dall'essere perfetto (contiene alcune inesattezze per non dire errori; d'altra parte Singh non è un matematico), descrive perfettamente cosa sia "fare ricerca" in matematica e il mondo della ricerca (da non confondere con il mondo "accademico" il quale si occupa poco della ricerca ma piuttosto di politica) con i suoi riti e le sue abitudini. Questo libro si legge come un romanzo, non necessita di nessuna conoscenza preliminare e c'è persino parecchio "suspens"!

"Il genio dei numeri" di Sylvia Nasar (Rizzoli).

Questo libro racconta la storia di John Nash (1928- ), matematico geniale, premio Nobel per l'economia (1994). La vita di Nash non assomiglia per niente a quella di un normale scienzato di successo (o almeno all'idea che se ne fa la gente comune). Tra altre cose, Nash, sprofondato nella schizofrenia, ha vagato come un fantasma tra cliniche, manicomi e università per trent'anni della sua vita; e poi, da solo, è guarito (cosa estremamente rara). Il libro, molto curato nei dettagli, racconta con grande partecipazione la storia di questo personaggio straordinario e descrive molto bene gli ambienti universitari americani (il lettore osserverà con quanta cura e solidarietà questi ambienti hanno sostenuto Nash nella sua terribile battaglia). Anche questo libro si legge come un romanzo e non necessita di alcuna conoscenza specifica.


E ancora:

"Hilbert" di Constance Reid (Springer-Verlag).

David Hilbert (1862-1943) è stato uno dei più grandi matematici di tutti i tempi. Il libro, ormai un classico del suo genere, racconta molto accuratamente la sua vita, i suoi contributi e descrive molto bene gli ambienti universitari dell'epoca. Anche questo libro si legge come un romanzo, purtroppo non sono sicuro che sia stato tradotto in italiano e potrebbe essere difficile da riperire (si trova comunque, nella versione inglese, in quasi tutte le biblioteche dei dipartimenti di matematica).

Un altro classico è: "Men of mathematics" di E. T. Bell (Simon & Schuster), da Descartes a Cantor, vari ritratti di matematici celebri.

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