Nacque in Olanda il 17 Giugno del 1898, figlio di un ingegnere civile. Durante il liceo non fu uno studente brillante, inizialmente dovette seguire le orme del padre ma si distinse particolarmente nelle arti grafiche. Studiò alla scuola di Architettura e Arti Decorative di Harlem, in Olanda, dove incontrò l'artista Jessurun de Mosquita.
Nel 1923 venne in Italia e viaggiò a lungo nel nostro paese traendo ispirazione da paesaggi ed architetture nostrane. Alla luce delle sue opere sembra che egli non sia stato tanto colpito dall'aspetto pittoresco delle città quanto dalla loro struttura. Quando questa struttura viene a mancare, come per esempio nelle rovine, egli non si interessa minimamente al paesaggio: nei dieci anni in cui è vissuto a Roma non ha consacrato alla capitale nemmeno un opera. In seguito non tratterà più lo spazio in maniera analitica, ma realizzerà sintesi in cui diversi spazi trovano il loro posto, all'interno della stessa stampa.
Sembra che nel 1935 il clima politico dell'Italia fascista gli divenne insopportabile e lasciò la penisola per recarsi in Svizzera. Da questo luogo però non riuscì a trarre ispirazione: il paesaggio gli era indifferente e l'architettura sembrava mancare totalmente di fantasia. Gli mancava il mare, egli stesso diceva: non c'è nulla di più magnifico che il mare; solo su una piccola barca; i pesci, le nuvole, il gioco eternamente nuovo delle onde ed i cambiamenti del tempo!.
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